L.E. MAYA L.A...ma di morto!!!

E ALLA FINE …APPLAUSI!!!

Che partita al Bellariva Stadium,uno spettacolo per cuori forti.Quelli del Calcio a 6 e La Rocca hanno dato vita ad un match giocato fin dall’inizio su ritmi veloci e con continui capovolgimenti di fronte,con il risultato sempre in bilico fino alla fine,e con i giocatori in campo che hanno dato tutto e di più senza

risparmiarsi entrate dure ma leali.

La squadra biancoceleste si presenta in campo soltanto con cinque giocatori del gruppo base,date le numerosissime assenze(dell’ultimo momento quella del Panza),ma con due(dovevano essere tre…) nuovi innesti che hanno portato nuova linfa e soprattutto hanno permesso di scendere in campo in sette.Quella con La Rocca non è una partita come le altre per la grande rivalità e la rivalsa per l’esito del campionato scorso.Loro,si presentano in dodici e sfruttano(logicamente)tutti e cinque i cambi con sostituzioni definitive e nei momenti cruciali della partita.Questo ricambio di forze fresche sarà determinante ai fini del risultato finale.

Non è una partita come le altre perché La Rocca rappresenta quello che in gioventù(fine anni ottanta,primi anni novanta)sono stati Quelli del Calcio a 6:giovani atleti dalle capacità tecniche notevoli,allenati e innamorati di questo gioco,per i ragazzi del Testa questa partita rappresenta la possibilità di dimostrare,a se stessi più che agli altri,che non sono ancora da buttare,anzi,e che conta tanto il cuore e la determinazione…e ieri sera (come anche anno scorso)il cuore è andato oltre l’ostacolo!

Tutto lo stadio in piedi ad applaudire…

SEMPRE LO STESSO COPIONE

In campo con i’Bartez di Varlungo in porta,i’Parrino in marcatura sulla prima punta e Andrea a tenere d’occhio chi si inseriva di volta in volta.A centrocampo i’Lore,Fabio a destra e lo Zio a sinistra(per poi passare nel secondo tempo in difesa) e la davanti il grande Fernando.

Vige una regola non scritta,in questa partita,ed è quella che a passare in vantaggio è sempre La Rocca e che Quelli del Calcio a 6 raggiungono il pareggio nel giro di pochi minuti.E’ successo quattro volte su quattro,anche se poi gli epiloghi sono stati diversi di volta in volta.

Passano in vantaggio le terribili “pesti”,in maglia blu,con una azione da manuale che in tre passaggi gli ha permesso di coprire per intero il campo e di mandare in rete,al volo di destro,uno dei loro attaccanti.Nulla da dire e da recriminare.I nostri beniamini,consapevoli che ciò poteva capitare,assorbono il colpo senza senza barcollare e portano avanti il loro gioco senza mai offrire troppo il fianco all’avversario,e in una azione di pressing sul portatore di palla,Fernando “Magno” ruba palla e scaraventa in rete riportando il punteggio in parità.

Ma la reazione dei biancocelesti non si esaurisce quì ,con esperienza e determinazione cercano di capitalizzare al massimo il gioco svolto nella metà campo avversaria,riuscendo a passare in vantaggio con lo Zio che appostato al limite raccoglie un pallone da battuta d’angolo e con un preciso “piattone” segna il 2-1.Sugli spalti è l’apoteosi!!!

Il secondo tempo inizia con nella testa degli uomini del…”Testa” la paura di un comprensibile cedimento fisico ed allora cercano di controllare il risultato,ma il fiato e gli anni sono quelli,e inevitabilmente il gioco si fa più lungo e meno articolato,mentre gli avversari attingono a forze fresche e si fanno sempre più pressanti,ma il cuore e il carattere biancocelesti non hanno limiti e su un calcio di punizione nel cerchio di centrocampo i’Parrino cerca Fernando (schema già visto)che di testa spizzica all’indietro e beffa il portiere:da non credere 3-1 e meritato.

Fernando continua a pungere,il centrocampo fa diga,la difesa lascia agli avversari solo le briciole e i’ Mister in panchina manda due volte il custode a comprargli le sigarette,ma arriva ugualmente la rete che accorcia le distanze e che potrebbe far pensare ad un crollo evitato soprattutto grazie ad un…MIRACOLO del Bartez di Varlungo che quasi si ripete anche quando,conseguentemente ad un fallo di mano fortuito ma netto dello Zio,viene concesso il rigore a La Rocca.Indovina la parte e tocca il pallone ma non riesce a trattenerlo:3-3.

Forcing,e ancora forcing avversario e i’Presidente è chiamato al secondo miracolo(più grosso del primo)su un tiro a botta sicura della punta avversaria,che rimane esterrefatta dalla prodezza del portiere,ma c’è ancora tempo per un sussulto e lo da Andrea con un tiro dal limite che centra l’incrocio e che suggella questo spettacolare pareggio.