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venerdì 19 marzo 2010

Scusate il ritardo...ma m'ero perso.










DURI A MORIRE...si spera!
Come un drappello di stoici soldati al fronte.In prima linea,immersi in un’aspra e durissima battaglia,”Loro”stanno vendendo cara la pelle…

Doverosamente e scrupolosamante addestrati,partiti con la convinzione di essere adeguatamente attrezzati sotto il profilo numerico e armati a dovere,parevano un plotone invincibile e invece arrivati al fronte hanno scoperto a proprie spese che le battaglie non sono tutte uguali.



Giunti sul campo di battaglia con lo stesso spirito con il quale si affronta la domenicale gita "fuori...potta",si sono fatti sorprendere dalle prime bordate del fuoco nemico.Storditi e decimati hanno durato fatica a capire che in prima linea si sta sdraiati a “passo di giaguaro”,e non sulla "pecora"!
Si sta affogati nel canale della trincea e quando il fuoco nemico è fitto si attende al riparo e si aspetta il momento favorevole.

“Loro” invece hanno preteso di presenziare la linea di fuoco a testa alta e petto in fuori.
E son stati…cazzi da cahare!!!
…ma di’morto!
Sotto i traccianti nemici sono caduti in tanti.
Chi è staho congedaho in maniera permanente,chi invece dopo un lungo periodo in infermeria,s’è riproposto a dar man forte ai vecchi compagni di ventura.

Chi l’è rimasto bruciaho ni’cervello e viene(generosamente…)usaho come diversivo pe’i’cecchini di quell’attri.






Chi invece in questa tremenda fase ha tiraho fòri tutto se stesso e da soldato semplice s’è scoperto “condottiero” e "motivatore".
Soli con i’proprio destino.Abbando
nahi da’i’comando generale e venduti ai’nemiho.Co’le scorte di munizioni che…‘un son più scorte.Co’le trasmissioni radio interrotte (diàne radio digéi…’un si piglia dalla buha della trincea!!!) e incapaci di chiedere rinforzi alla contraerea,si son fatti forza e hanno recuperaho le perdite accusate reclutando ai’volo qualsiasi mercenario o rifiuto della società che vedesse nella guerra i’modo estremo di risorvere i propri problemi esistenziali.
E come spesso accade,una disperaha improvvisazione ha prodotto un’alchimia che una serie infiniha di selezioni e provini(tipo Grande Fratello e X-Factor…)neanche lontanamente avéa fatto vedere.Dovéano essere digià carne pe’gl’avvortoi.Potéano essere nomi pe’le pagine de’libri di storia e invece… …ni’cculo a tutti que’figli di puttana che a scuola ‘un stanno nemmeno attenti a quello che spiega la prof e scarabocchiano sulle immagini che rappresentano momenti decisivi pe’la storia!

“Loro”,sono ancora là a combattere e quando pare imminente i’fatale colpo d’artiglieria pesante,quando l’uniha cosa che ti passa pe’i’ccapo l’è:”N’è varsa comunque la pena…” ecco i’colpo di coda.L’azione diversiva che riporta entusiasmo e coraggio.



Tutte le sere prima di’meritato e vigile riposo si contano.La paura di scoprire urteriori perdite si fa terrore,ma i’numero anche se esiguo raggiunge sempre i’limite pe’andare avanti.Anche se,a dir’i’vvero,guardandosi fra di sé pare che le facce (tutte rigorosamente a culo…)le cambino di vòrta invòrta.
Adesso dopo l’ennesima risposta andaha a segno,sarebbe importante evitassero che,come in passato,ad ogni corpo di moschetto andaho a bersaglio si facessero stendere da un corpo di mortaio allo stesso modo che una palla da bùlinghe fa stràicche!
Ora conta centellinare i colpi e mantenere la carma.Allontan
are i’paniho e come de’consumahi cecchini aspettare i’passo falso di’nemiho e seccallo senza appello.
Non possono più vincere la guerra,come in passato l’è successo spesso ,ma tornare a casa come una “squadra” a cui rendere onore sì.Quello che ‘unn’era consideraho come un obbiettivo,adesso l’è paragonabile alla conquista di’terreno nemiho,ma si sa gl’obbiettivi son relativi alle situazioni di contingenza.
Una cosa certa l’è che si son scoperti ancora più uniti.Ch
e là dove tutti gl’attri avrebbero arzaho un estemporaneo ma disonorevole drappo bianco in simbolo di resa,loro hanno raschiaho le residue forze e hanno difeso la propria “uniforme”.Ma la cosa più significativa l’è che ognuno ‘un l’ha fatto egoisticamente pe’se stesso,ma orgogliosamente pe’i’proprio compagno di ventura.
“Loro” sono ancora là che combattono sulla linea di fuoco!







…se questa l’è “una squadra di merda”…

1 commento:

  1. grande capitano...è stato un onore tenerti la penna in caldo :-)

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